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ITALIANI POCO ASSICURATI SUL FRONTE SALUTE

ITALIANI POCO ASSICURATI SUL FRONTE SALUTE
L'l’Italia è il Paese con la più alta incidenza di utilizzo dei risparmi familiari (circa il 90% rispetto a una media del 74%) per fronteggiare cure e spese mediche. Conseguenza della scarsa diffusione delle polizze che intervengono a tutela della salute. Qualche numero può aiutare a comprendere meglio le dimensioni del fenomeno. Nel corso del 2020 (ultimo dato disponibile), la spesa sanitaria per lo Stato italiano è stata di 122 miliardi di euro, una cifra corrispondente al 7,4% del Pil (cioè della ricchezza prodotta nella Penisola nel corso dell’anno). Solo poco più di 20 anni fa l’incidenza non superava il 5% e la tendenza al rialzo è destinata a proseguire, considerati l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie cronico-degenerative. Data la condizione precaria dei conti pubblici, una quota sempre crescente di questa spesa dovrà essere coperta dai privati, che già oggi mettono mano al proprio portafogli per circa 38 miliardi di euro all’anno. Secondo rilevazioni dell’Ania (Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici), solo poco più dell’8% di questi costi privati sono riconducibili alle assicurazioni e il 2,6% a fondi e casse sanitarie. La restante parte, quasi il 90%, è a carico delle famiglie italiane e questo le rende più fragili ed esposte a esborsi imprevisti che, in alcuni casi, diventano insostenibili.
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